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Come ho detto più volte, non riesco a stare con le mani in mano e allora… non essendo riuscito a concludere l’acquisto di un gozzo turistico per gite sull’Arno, ho ripiegato sull’acquisto di un gozzo d’epoca, si tratta dell’Italsin Barco 480 che veniva prodotto nel cantiere di Marina di Carrara fino ad una trentina di anni fa.
L’esemplare che ho preso è UNICO, in quanto il precedente armatore, maestro d’ascia, aveva acquistato dal Cantiere il solo scafo in Vtr e poi aveva realizzato tutta la sovrastruttura abbondando negli spessori e nella qualità dei legni impiegati. Mogano e teak in abbondanza ovunque!
Purtroppo questo signore non c’è più da svariati anni, ma le figlie non volevano disfarsi di questo gioiellino che oltre tutto rappresentava la memoria del padre. Avrebbero quindi desiderato che restasse in famiglia, ma nessuno dei fratelli, cognati, cugini lo usavano se non una due volte a stagione, infatti alcuni sono appassionati di vela, altri di motoscafi veloci… per cui il gozzo restava abbandonato a sè stesso anche se al riparo nel capannone dove era nato!
Dopo aver visto le foto, nonostante l’evidente trascuratezza del teak, me ne sono subito innamorato… ma, consapevole del grande impegno che avrebbe richiesto il restauro, cercavo di non lasciarmi coinvolgere! Per questo motivo mercoledì scorso ho fatto un giro in zona La Spezia dove avevo visto altri gozzi in vendita, cercavo una soluzione alternativa seguendo la razionalità, barche senza legni, tutte con motore FB.
Bene, tornando verso Pisa, una vocina dentro di me mi ha detto: sei di strada, il gozzo è a Marina di Carrara, ti fermi un attimo e così ti convinci che quella barca non fa al caso tuo…
Ho telefonato al venditore nella speranza che non potesse fissare un incontro all’ultimo minuto, ma… è successo il fattaccio…
L’ho toccata con mano, ho accarezzato il mogano lucido e ben curato, ho accarezzato anche le ferite del teak e… ho fatto la mia offerta, quasi sicuro che non sarebbe stata accettata…
Il giorno dopo, invece, mi viene comunicata l’accettazione.
Un misto di gioia e disperazione mi hanno sovrastato ma alla fine è prevalsa la gioia per aver seguito ancora una volta il cuore e non la testa!!!
Quindi adesso sono il felice armatore di un BARCO 480
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Io l’ho detto che sei matto 😝
Quando ho letto il titolo della discussione ho pensato “ma vai a vedere che si è ricomprato l’Antares”. E invece il barcó…
Che dire? Buon lavoro!!🤣
Ti auguro che Lucia ti metta a disposizione uno spazio al coperto a tempo indeterminato almeno passerai un po’ di tempo senza buscarti una polmonite 🤪. -
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Sì Jimmy, hai colto nel segno, sono proprio matto…
La mia nonna diceva sempre che non si torna mai indietro, nemmeno per prendere la rincorsa… quindi l’Antares fa parte del mio passato.
L’anno scorso, proprio per non staccare completamente con le barche, avevo preso una vecchia pilotina, la Cranchi 580, con l’intenzione di usarla per qualche uscita di pesca sotto costa. Beh, ci ho lavorato sodo per qualche mese e, una volta riportata a nuovo, visto che in tanti gli facevano la corte… ho messo un annuncio su Subito e in un paio di settimane l’ho venduta! Quindi mi sono detto che questo potrebbe diventare il mio business, oltre che un divertimento!
Ecco la pilotina prima e dopo il mio intervento:
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Il Gozzo ha un entrobordo da 12,5 hp. Questa mattina ho comprato il motore ausiliario ed ho optato per un elettrico da 3 hp
Non sono mai stato un sostenitore dei Fb elettrici, ma ho fatto questa scelta perchè il gozzo non ha un supporto fisso per l’ausiliario, ma un supporto amovibile che prende il posto della pala del timone, quindi resterebbe sempre in cabina per essere utilizzato solo in emergenza. Quindi un motore elettrico ha meno problematiche per lo stivaggio. -
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Complimenti Cris, sono sicuro che il 480 verrà restaurato e lasciato in perfette condizioni. . -
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Interessante….
Che autonomia ha e quanto pesa?
Potrebbe andar bene per il tender del 10.80?. -
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Il peso è di 8,5 Kg. L’autonomia dipende molto da come si usa… quando lo metteró in funzione sapró darti informazioni più precise.
Sicuramente è adatto al tender, credo che sia la caratteristica principale, essendo un 3 hp. Ovviamente andrà utilizzato il modello con gambo corto 👍
La cosa che non mi piaceva, finora, è che una volta che la batteria è scarica, sei costretto a ricaricarla in banchina con la 220v. Ma a questo proposito ho acquistato una power station Bluetti (che uso con soddisfazione sul camper) che mi fornisce la 220 V ricaricandosi con pannello solare, una figata!👍. -
.Interessante….
Che autonomia ha e quanto pesa?
Potrebbe andar bene per il tender del 10.80?
Se ti può interessare, Lucia dovrebbe ancora averne uno in magazzino, ed è proprio un gambo corto!. -
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Ciao Chris
Un amico di banchina mi ha offerto il suo Honda 2.3 nuovo di pacca, che lui vuole cambiare per adeguare la potenza al nuovo tender.
Nonostante il maggior peso mi sarebbe piaciuto provarlo, grazie mille per la tua proposta
👋. -
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Secondo me lo vuole cambiare perchè è rumorosissimo… .